Villani dice nei suoi incontri di voler trasformare Alassio in una bomboniera e a tale proposito, innanzi tutto, c’è da chiedersi come mai non l’abbia già fatto con l’amministrazione di cui lui faceva parte con un ruolo certo non di secondo piano, Presidente della Commissione Bilancio, e che ha amministrato Alassio negli ultimi cinque anni.
Forse perché gli interessi di questa amministrazione erano rivolte ad altre cose più prosaiche, tipo l’edilizia, con una commistione tra pubblico e privato scandalosa.
Di sicuro sappiamo chi metterebbe i confetti nella bomboniera, l’architetto Melgrati, il sindaco ombra di questa lista che con la sua presenza non casuale si sta servendo della “faccia pulita” di Villani per portare avanti la sua azione di cementificazione della Città, dalla collina al porto.
Confetti piuttosto indigesti per gli Alassini che vedono il loro patrimonio naturale continuamente sotto attacco, dopo che il Piano Regolatore in questi anni è stato piegato alle esigenze della speculazione a colpi di Varianti, quasi cento, approvate anche con il voto di Villani.
Nel caso di una malaugurata vittoria di Melgrati gli Alassini di confetti dovranno ingoiarne ancora molti.
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