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giovedì 12 maggio 2011

Incontro con i balneari.

Alassio. Ieri sera alla Biblioteca Comunale di Alassio affollato incontro organizzato da “A come Alassio – Lista Avogadro” dedicato agli aderenti all’Associazione Bagni Marini. Erano presenti il Presidente dell’Associazione Bagni Marini geom. Ernesto Schivo che ha avuto il ruolo di moderatore, il candidato sindaco Roberto Avogadro, il candidato consigliere Emanuele Schivo e l’assessore al demanio dottor Rocco Invernizzi. Invitata d’eccezione il vice presidente regionale dottoresa Marylin Fusco.
Ernesto Schivo nella sua introduzione si è soffermato sul “decreto Sviluppo” e ne ha fatto un’analisi dal punto di vista giuridico cercando di valutare le eventuali ricadute sulla categoria. Roberto Avogadro ha sottolineato la volontà della sua lista di una massima collaborazione con l’Associazione Bagni Marini per la risoluzione di quelli che sono i problemi della categoria a cominciare da quello della profondità dell’arenile. Per la soluzione di questo problema il candidato sindaco ha confermato la volontà di un’azione mirata e non estemporanea ma legata ad approfonditi studi delle condizioni naturali. Avogadro ha poi sottolineato come l’amministrazione entrante dovrà gestire nel 2015 la famosa questione “Bolkenstein” e si è impegnato a tutelare i gestori in nome di quella peculiarità che caratterizza la nostra proposta balneare. Si è poi anche impegnato a risolvere le problematiche connesse ai frontisti di Piazza Partigiani nel rigoroso rispetto di quelli che sono gli impegni assunti dalla società del Grand Hotel nel confronto dei gestori e a intervenire sulla berma del Torrione.
La dottoressa Marylin Fusco è intervenuta dapprima sul “decreto Sviluppo” sottolineando come a suo giudizio si tratti esclusivamente di una boutade pre elettorale, una invenzione estemporanea di Tremonti che ha lasciato spiazzato lo stesso ministro Fitto e che rischia di andare ad ingarbugliare anche la vicenda “Bolkenstein” alla risoluzione della quale lei ed il suo ufficio stavano già lavorando con un tavolo a cui erano invitati a portare tutto il loro contributo i parlamentari e euro parlamentari liguri. Il “decreto Sviluppo”, secondo Fusco, non supererebbe il procedimento Bolkenstein ed esporrebbe i gestori al rischio che la concessione di 90 anni parta dopo il 2015 complicando il mantenimento della loro concessione. Inoltre si è impegnata a chiarire in un incontro successivo gli sviluppi che questo decreto, che tra l’altro deve essere convertito in legge entro 60 giorni, dovesse avere, si è anche impegnata per un intervento su quella che è la semplificazione delle normative che regolano le procedure urbanistiche che riguardano la categoria.


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